Il ricamificio e la sartoria sta scomparendo?

In molti, si pongono questa domanda soprattutto con il fatto che oggi le abitudini stanno cambiando e si predilige sempre più l’acquisto all’interno di abiti pret-a-porter. Le eccellenze del Made in Italy, quindi a prima vista sembrerebbero destinate a scomparire, insieme al manifatturiero e all’artigianato.

Oggi però, il design, i gioielli, la moda e le ceramiche sono diventate molto importanti per l’economia italiana, e come queste anche la sartoria italiana. I sarti esistono ancora e anche con lo sviluppo del business online, le persone che operano nel settore hanno grandi possibilità di vendere i loro prodotti.

La sartoria italiana  e il ricamificio dunque non sta scomparendo e anzi nell’ultimo periodo sta riacquistando terreno. Non solo, anche i grandi marchi puntano sempre di più vestiti e accessori cuciti a mano, cercando sarti italiani esperti come: www.ricamificiomaechiffons.it.

I sarti esistono ancora in Italia?

Il nostro paese riesce a sfruttare al meglio il suo vantaggio competitivo nel mondo della moda in tutto il mondo. La moda italiana e la sua sartoria quindi è riconosciuta in tutto il mondo. L’Italia è la sua culla, e per questo motivo gli acquisti anche online, nel settore sono sempre più in aumento. Quindi il mestiere del sarto esiste ancora eccome.

Sono molti i ragazzi e le ragazze che scelgono oggi di diventare sarti e che vogliono lavorare come impiegati o liberi professionisti nel settore della sartoria italiana. Secondo i dati che provengono da Infocamere, sono molte le imprese sotto i 35 anni che sono iscritte nel comparto della Sartoria Italiana, e che quindi continuano a far fruttare il Made in Italy e farlo conoscere in tutto il mondo.

Come diventare sarti in Italia?

La sartoria italiana, come accennato, sicuramente sta rivedendo un periodo di floridità grazie a tutte le persone che nel mondo ammirano sempre di più il Made in Italy. Per riuscire a imparare il mestiere però è necessario formarsi e imparare a cucire, a creare modelli, a realizzare abiti. Se si sente questa passione già da giovani, è possibile iscriversi alle scuole superiori all’indirizzo tecnologico Sezione Moda, presente in molti istituti tecnici. Oppure si può studiare al professionale all’indirizzo Produzioni tessili e sartoriali.

Chi invece sceglie di diventare sarto dopo l’obbligo scolastico, quindi superati i 16 anni, e ha preso un altro diploma o ha scelto di abbandonare gli studi tradizionali, può scegliere di seguire un corso di formazione per sarti che solitamente a una durata da 1 a 2 anni e permette di apprendere le basi per il taglio, il confezionamento abiti e il cucito.

Dopo la scuola è possibile anche fare degli apprendistati presso dei sarti oppure delle aziende artigiane. Oggi esistono diverse imprese nel campo della sartoria che decidono di dare la possibilità ai giovani di fare esperienza nella sartoria artigianale.

Infine, se si hanno grandi aspirazioni in ambito sartoriale è possibile seguire l’Accademia della Moda di Milano oppure iscriversi all’Istituto di Design Europeo. Questi sono corsi privati di formazione che prevedono il pagamento di una retta per i 3 o 5 anni che si frequentano in accademia.

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